La Serie A protagonista della finale Mondiale

La Serie A protagonista della finale Mondiale

L’Italia ha sfiorato il bersaglio grosso con il Brasile nella finale dei Mondiali giocata lo scorso 25 Febbraio sul rettangolo di sabbia di Dubai. Un sortilegio che i ragazzi del ct Emiliano Del Duca non riescono a infrangere. Dal 2004 nei dieci confronti complessivi gli azzurri non sono mai riusciti a superare i verdeoro. Il Brasile è l’unica nazionale che l’Italia non ha mai battuto. Nonostante il risultato sfortunato della finale la Nazionale ha giocato un grande Mondiale confermandosi al top nel circuito ufficiale. Ormai la differenza con gli inventori del beach soccer è questione di centimetri. Lo conferma il livello raggiunto dalla Serie A. Non è un caso se tra i ventiquattro giocatori finalisti ben venti hanno giocato nel nostro campionato. Il beach soccer ormai lo insegniamo anche noi da diversi anni. Ne sa qualcosa il ct Emiliano Del Duca che in finale si è ritrovato davanti Bruno Xavier che deve tanto all’ex allenatore di Terracina. E non è il solo.

SERIE A: IN FINALE VENTI GIOCATORI SU VENTIQUATTRO
Otto brasiliani sui dodici in rosa nella finale del Mondiale hanno giocato in Serie A. E’ un aspetto da non sottovalutare perché se i nostri dodici azzurri hanno raggiunto un livello straordinario in questo sport lo devono anche al Campionato che li prepara per le sfide più impegnative con la maglia azzurra. La Serie A ha fatto bene anche ai brasiliani, purtroppo o per fortuna, dipende dai punti di vista.
Rodrigo, Catarino, Bruno Xavier e Alisson non li conosceva nessuno fino a quando la Serie A ma soprattutto i club italiani li hanno scovati, valorizzati e lanciati nell’empireo del beach soccer. In finale i verdeoro si sono ritrovati di fronte i compagni con cui hanno giocato tante stagioni nella Serie A italiana. Parliamo di quattordici campionati, dal 2010 al 2024, con generazioni diverse insieme a Dubai nella partita più importante.  
Rodrigo, autore di una doppietta nella finale Mondiale, è stato scoperto dal Catania quando era ancora minorenne. Nel 2014 e 2015 ha giocato due stagioni con gli etnei e con Emmanuele Zurlo. Dopo nove anni i due campioni si sono ritrovati in finale con maglie diverse.
Catarino fino a pochi mesi fa ha giocato sulle spiagge italiane con Zurlo e Giordani sempre con la maglia di Catania. Il lungo difensore brasiliano è stato scoperto da Milano nel lontano 2013. A Dubai si è ritrovato ad affrontare quattro amici. Oltre a Zurlo e Giordani, Catarino, nelle sue passate stagioni sempre a Catania, ha condiviso gioie e dolori anche con Sciacca.
Datinha nel 2021 ha partecipato ai successi del Pisa insieme al portiere azzurro Casapieri.
Bruno Xavier è un caso a parte. Per lui più che una finale Mondiale la gara di Dubai è stata una sorta di nemesi di una finale Scudetto. Nella sua carriera con Catanzaro, Terracina, Catania, Viareggio e Pisa, fino a qualche mese fa, ha condiviso il suo percorso sportivo con Carpita e Remedi (Viareggio), Casapieri e Josep Jr (Pisa), con il ct azzurro Emiliano Del Duca quando allenava Terracina e con Simone Feudi (ora nello staff azzurro, ex compagno di squadra di Bruno con il club pontino). Chissà cosa sarà passato per la testa a Bruno Xavier quando ha segnato il momentaneo 3-2 per il Brasile superando l’amico Andrea Carpita.

Sarà stata una partita dai sentimenti contrastanti anche per Ze Lucas che ha condiviso tanto nel Viareggio con Genovali, Bertacca, Fazzini, Carpita e Remedi, soprattutto l’ultimo Scudetto vinto sulla spiaggia della Versilia. Ze Lucas per poco non ha incrociato Miceli e Josep Jr alla Sambenedettese, quest’ultimo club, vera e propria famiglia che ha costruito il talento verdeoro.
Non sarà stato facile anche per Alisson che deve tutto a Terracina e Viareggio, due club che l’hanno scoperto e valorizzato. Con i pontini il brasiliano ha mosso i primi passi sulla sabbia insieme a Giordani. Con i bianconeri si è consacrato insieme a Carpita, Genovali, Remedi, Fazzini e Bertacca.
Brendo è stato protagonista nella Serie A del 2022 con  la maglia della Sambenedettese insieme a Miceli.
Per Mauricinho un breve passaggio con il Catania nel 2018, c’era Zurlo.