Anche quest'anno Vincenzo Tavarilli guiderà la Rappresentativa al Torneo delle Regioni che si svolgerà in Trentino. Gli ingredienti per una bella performance ci sono tutti
Nell’escalation della Juniores c’è la sua impronta. C’è poco da fare, è lui il trascinatore, il vero valore aggiunto. Arguzia, competenza, abilità, inclinazione a lavorare con i giovani e soprattutto a saper estrarre da essi il meglio. Il pedigree alle spalle di Vincenzo Tavarilli lo tratteggia senza alcun rischio di smentita. Con la Rappresentativa pugliese alla guida della Juniores centra una finale memorabile, l’ultima reca la data di venti anni fa e accarezza il sogno di salire sul tetto d’Italia del Torneo delle Regioni evaporato per merito di una Toscana cinica e velenosa al momento giusto. Di certo, nel suo primo anno di certosino lavoro sotto le insegne della Lnd pugliese c’è tanta roba. “Siamo Vice campioni d’Italia uscenti, ma il merito è di tutti, non si può ascrivere al singolo. La squadra è stata straordinaria, tutti indistintamente hanno reso al massimo, poi ci metterei tecnici, dirigenti e una macchina organizzativa perfetta. E nel calcio queste cose contano e tanto e ti portano a traguardare obiettivi apparentemente impensabili”. La decisione di rinnovare il rapporto di lavoro con la Lnd pugliese. “Qui ho trovato una famiglia, un ambiente sereno senza pressioni o intrusioni, si lavora con la massima professionalità. I risultati non arrivano per caso. Per farla breve, un mondo su misura per il sottoscritto”. Si archivia l’esperienza in terra di Calabria, si riparte per l’allestimento dell’organico per il TdR in programma a inizio aprile in Trentino. “Rispetto allo scorso anno abbiamo tempi decisamente più stretti per la pianificazione dell’organico, ma cercheremo ugualmente di rimediare. Di certo, ci riproporremo con la stessa intensità. Quanto ai
ragazzi, sono solo due i superstiti della precedente edizione: Cormio, centrocampista e Stringano, punta. Ad essi potrebbe aggiungersi Leggieri, esterno alto, che già aveva partecipato a diversi raduni lo scorso anno”. Le prime impressioni sul gruppo in costruzione. “Ci sono ragazzi interessanti come Santoro del Vieste o Podo del Novoli che prossimamente convocherò, ma è troppo presto per esprimere giudizi definitivi. Devo ancora trovare il leader, il giocatore di personalità come lo era Fieroni, attaccante e capitano della selezione precedente”. Il girone con Basilicata, Lazio e Molise. “Non si possono fare valutazioni perché non si conosce la cifra tecnica degli organici, ogni commento sarebbe superfluo”.