Le società della D hanno designato Carlo Tavecchio come candidato unico alle prossime elezioni della Lega Nazionale Dilettanti
Si è tenuta quest'oggi presso l'Hilton Rome Airport di Fiumicino l'Assemblea Ordinaria Elettiva delle società della Serie D che ha designato all'unanimità il Presidente della Lega Nazionale Dilettanti Carlo Tavecchio quale candidato unico alla Presidenza della LND per il prossimo quadriennio. Sempre l'Assemblea ha eletto Tommaso Verardo e Massimo Caldaroni come delegati effettivi per il voto alle elezioni delle cariche nazionali della LND (Francesco Cassarà e Marco Berlucchi designati invece come supplenti). Ha partecipato il 77,84 % delle società che hanno espresso parere favorevole allo svolgimento dei Play Off per la stagione in corso, mentre il Dipartimento Interregionale ha confermato i premi in denaro per le finaliste. Presenti all'Assemblea il Presidente della Lega Nazionale Dilettanti Carlo Tavecchio, il Vice Presidente Vicario della LND Alberto Mambelli, i Vice Presidenti della LND Antonio Cosentino e Benedetto Piras, il Segretario Generale della LND Massimo Ciaccolini, quello Amministrativo della LND Gabriella Lombi, il segretario del Dipartimento Interregionale Mauro de Angelis, il Coordinatore del Dipartimento Interregionale Luigi Barbiero e i componenti Ivano Becci, Pietro Bertapelle, Francesco Cupparo, Giuseppe Dello Iacono, Giacomo Diciannove, Sergio Gardellini, Filippo Giusti e Maria Teresa Montaguti. Un'occasione che ha permesso inoltre di approfondire tutte le procedure per gli svincoli on-line, una grande novità per le società di Serie D, introdotta dalla Lega Dilettanti già a livello regionale per andare incontro alle esigenze dei club riducendo di molto costi e tempi del lavoro
Alberto Mambelli, che ha svolto per l'occasione il ruolo di Presidente dell'Assemblea, ha aperto la serie d'interventi esprimendo tutto il suo apprezzamento per l'attività svolta dalle società:" La Serie D è un campionato importante, rappresenta uno snodo fondamentale per il calcio italiano. Ogni giorno dovete essere orgogliosi di quello che state facendo, un grande lavoro per voi stessi ma soprattutto per il sistema calcio". Il Presidente della LND Carlo Tavecchio non ha usato giri di parole come al suo solito andando dritto al cuore dei Presidenti:" Ci tengo a dirvi con particolare soddisfazione che la LND è orgogliosa della Serie D. Un campionato che potrà solo crescere anche dopo le riforme dei tornei professionistici, la Serie D assumerà sempre più importanza perché può contare sui vivai in salute. Vi assicuro che il mondo professionistico ha bisogno delle società della D, nel prossimo campionato torneranno i ripescaggi e ci sarà spazio per liete sorprese. E' vero che nella stagione 2014/2015 l'organico della Lega Pro sarà completato ma il futuro è tutto da decifrare quindi si possono aprire scenari positivi per la Serie D". Energico come sempre Tavecchio ha abbracciato idealmente tutte le società:" La Serie D è mancata alla LND per troppo tempo, finalmente ci riappropriamo del profumo dell'erba, del calcio giocato, di questa parte sana del sistema sportivo, un universo sostenuto solo dalle società e non da altri soggetti. Da anni ripeto fino allo stremo che senza le società non esisterebbe il calcio. Un concetto da ripetere pedissequamente per ricordare a tutti noi chi è il motore dello sport più importante del paese. I 166 sodalizi della D producono reddito e svolgono quel lavoro che non fa la scuola, i club reclutano e avvicinano i giovani allo sport. Per questo non possiamo più pagare le tasse come altri soggetti, per questo continuo senza sosta a sensibilizzare le istituzioni politiche per aiutare il nostro mondo che non deve splendere di luce propria ma ha bisogno di un riordino della questione fiscale. Non possiamo rimanere soggetti meramente paganti senza alcun beneficio fiscale". Il Coordinatore del Consiglio del Dipartimento Interregionale Luigi Barbiero ha chiuso la serie d'interventi mettendo la ceralacca a una giornata speciale: "Abbiamo raggiunto grandi obiettivi, l'utilizzo virtuoso dei giovani, l'aumento dello spessore tecnico del campionato, la riduzione delle spese, l'aumento di visibilità sui mezzi d'informazione e potrei andare avanti a lungo. Nonostante il cammino che abbiamo compiuto fin qui sono tanti i traguardi ancora da raggiungere perché noi della Serie D non ci accontentiamo e non ci fermiamo, siamo il vero laboratorio innovativo del calcio italiano".