Ci ha provato il Forlì con i giocatori della prima squadra insieme agli juniores, ci ha provato e tanto basta per dare un senso alla sua esperienza in questa eSerieD che non è solo una competizione sportiva ma un momento di condivisione tra compagni di campo e di confronto con realtà della Serie D che mai i galletti avrebbero conosciuto se non avessero partecipato a questo torneo. “Al di là dei risultati questa competizione ci ha permesso di conoscere giocatori di altri gironi della Serie D che mai avremmo incrociato sui campi di calcio. Ragazzi di altre realtà territoriali con cui abbiamo scherzato e scambiato punti di vista prima, durante e dopo le gare di gaming – sorride Mouba Zabre punta eclettica classe 2001 (in foto) – questo torneo ci ha uniti ancora di più. All’inizio mancavano l’affiatamento e i meccanismi, con il tempo siamo migliorati soprattutto nell’equilibrio della squadra, più organizzata”.
Nonostante la classifica non sorrida al Forlì la squadra romagnola si è tolta la soddisfazione di battere un Brindisi in grande forma. “Abbiamo fatto la partita perfetta – sottolinea Mouba – accorti dietro e pungenti in avanti. Singolarmente siamo bravi alla play, quando riusciamo a giocare come squadra possiamo dare filo da torcere a chiunque. Purtroppo non sfruttiamo tutte le occasioni che creiamo altrimenti avremmo centrato altre vittorie come quella con il Brindisi. Non possiamo prendercela con il nostro attaccante Mousta Yabre – sorride Mouba – perché ha fatto i miracoli, è stato efficace, ha segnato quasi tutti i nostri gol. Vogliamo terminare il torneo a testa alta, ce la giocheremo fino alla fine, non regaleremo niente a nessuno perché siamo orgogliosi del nostro Forlì”.