Round 2 – Ambrosiana: un gruppo affiatato formatosi negli anni

Round 2 – Ambrosiana: un gruppo affiatato formatosi negli anni

Più entriamo nell’universo eSerieD e più scopriamo curiosità, storie da raccontare come quella dell’Ambrosiana, una delle società più longeve del panorama dilettantistico della provincia di Verona. La responsabilità della squadra eSport è tutta sulle spalle del capitano Francesco Pietropoli (classe 1995), il figlio del Presidente dell’Ambrosiana!” Ma non pensate ad alcun favoritismo, anzi” – sorride Francesco. “Mi hanno scelto come capitano per scaricarmi l’organizzazione del team, begli amici!”. Perché quella dell’Ambrosina è proprio una squadra di amici, tra calciatori tesserati e compagni di gioco di lungo corso. “Negli ultimi due anni il gaming ci ha uniti, quando abbiamo saputo di questa iniziativa non ci abbiamo pensato due volte. E’ il modo migliore per provare le capacità di questa squadra”. Lasciamo a Francesco l’onere e l’onore di presentarci i suoi compagni di team non prima di raccontarci qualcosa di lui:” Sono cresciuto nell’Ambrosiana fino a quando una serie di infortuni non mi hanno più permesso di continuare a giocare a calcio a certi livelli. Se non posso difendere i colori del mio club sul campo almeno lo possa fare con il joypad, secondo me è uno degli aspetti più belli di questo torneo. Insieme a me c’è Riccardo Testi (1995), laterale in campo, con la Play libera il suo estro da trequartista. Forse è il nostro top player, forse…..Poi c’è Marco Filippini (1994), anche lui centrocampista dell’Ambrosiana che si è ritagliato un ruolo da attaccante virtuale. Lorenzo Lonardi (1999) è il più giovane, l’unico che rispetta le consegne, centrocampista sull’erba e nel calcio virtuale. E infine ci sono due grandi amici d’infanzia, da rivedere sul rettangolo di gioco ma fenomenali con il joypad – altro sorriso di Francesco. “Il nostro puntero Manuel Gandini (1995) autore della doppietta decisiva nell’ultimo successo sul Gravina e Enrico Giacomelli (1994), il più accanito, quello che ci mette pressione addosso, il trascinatore…per non dire altro…”.

 

Nella foto: Lorenzo Lonardi