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Rappresentativa Nazionale Femminile: Jasmin Di Gesualdo (Chieti)

Jasmin Di Gesualdo - classe 2006, difensore e gioca nella squadra di Serie C del Chieti
Jasmin Di Gesualdo sta costruendo il suo percorso nel calcio con impegno e determinazione. Oltre a partecipare a due edizioni della Viareggio Women's Cup, ha preso parte al raduno territoriale (area centro) a Roma, ai due nazionali di Tirrenia e Reggio Emilia dove, in quest’ultimo, ha avuto l’opportunità di ripetere l’esperienza di giocare l’ amichevole contro il Sassuolo.
Il calcio è sempre stato nel suo destino: suo padre, ex calciatore di Serie D nel Chieti, le ha trasmesso la passione per questo sport sin da bambina. Ha iniziato a giocare intorno agli 8 anni; per un breve periodo ha provato a cambiare strada, ha tentato con la pallavolo, ma la tentazione di calciare il pallone era troppo forte, così da quel momento a casa hanno capito tutti che il calcio era il suo sport. Dopo un’esperienza di due anni con l’Alcione, Jasmin è approdata al Chieti, dove gioca ormai da sette anni. Qui è cresciuta, si è formata come giocatrice e ha trovato una seconda famiglia all’interno di una società che le ha dato fiducia e supporto.
Le difficoltà e la voglia di ricominciare
Il percorso di Jasmin non è stato sempre in discesa. Ha attraversato un periodo complicato in cui si è allontanata dal calcio, dalla scuola e da tutto ciò che amava. È stato un momento difficile, in cui ha dovuto ritrovare sé stessa e rimettere insieme i pezzi della sua vita. A farle ritrovare la strada giusta sono stati il sostegno della sua famiglia e la sua passione per il calcio, che le ha dato una nuova energia per ripartire. Riprendere gli allenamenti è stato fondamentale per ritrovare fiducia in sé stessa. Tornare in campo significava lasciarsi alle spalle quel periodo e concentrarsi su ciò che la faceva stare bene.
Il ruolo di difensore: una metafora di vita
Nel calcio, così come nella vita, Jasmin ha imparato a difendersi. Il suo ruolo di difensore non è casuale: "rispecchia perfettamente il mio percorso. In passato ho subito colpi difficili da incassare, ma con il tempo ho imparato a reagire, a proteggersmi e a combattere per ciò che desidero. Ora sono io a respingere gli attacchi, proprio come in campo. Durante il Torneo di Viareggio, ho vissuto un’esperienza completamente diversa rispetto all’anno precedente - queste le parole di Jasmin - Se la prima partecipazione era stata segnata da una certa difficoltà nell’integrarmi, quest’anno tutto è stato più naturale. Conoscevo già alcune compagne come Tina Costisella (Sudtirol), Matilde De Muri (Real Vicenza), Denise Licari (Frosinone) e Sara Isabel Pisoni (Trento), oltre allo staff, e questo mi ha permesso di sentirmi subito a casa. Inoltre, il livello della competizione l'ho trovato più alto e la sintonia con la squadra è stata immediata, tanto da sembrare un gruppo affiatato da anni. Tra le nuove giocatrici ho legato molto con Giulia Canale (Trastevere), Veronica Rieppi (Roma CF) e Giulia Miglionico (Moncalieri)".
L’emozione di giocare contro la Juventus
Una delle partite più speciali della sua carriera è stata quella contro la Juventus, la squadra del cuore. Ma l’emozione non si è trasformata in ansia, anzi: Jasmine non vedeva l’ora di scendere in campo. Con più sicurezza in sé stessa, ha affrontato la sfida con entusiasmo e determinazione. Accanto a lei, in difesa, Linda Fant (Permac Vittorio Veneto), con cui ha trovato subito una buona intesa. Per una juventina come lei, è stato un momento unico, un’opportunità per dimostrare quanto fosse cresciuta come giocatrice e come persona.
Tra sogni e passioni
Il sogno di Jasmin è chiaro: giocare in Serie A. Ma prima, c’è un altro obiettivo importante da raggiungere: diplomarsi. Dopo aver lasciato la scuola in un momento difficile della sua vita, ora è determinata a recuperare gli anni persi e a costruirsi un futuro, sia nel calcio che al di fuori di esso. Se il pallone non dovesse portarla dove spera, ha già un’alternativa: potrebbe lavorare nella ditta di famiglia. Oltre al calcio, ha una grande passione per i motori, in particolare per le moto e le macchine da corsa. A scuola aveva scelto un percorso nel settore della meccanica e della saldatura, dimostrando di avere talento anche in questo campo. Un posto speciale lo occupano i suoi due cani, Kira e Tyson. Sono stati loro, insieme alla famiglia e al calcio, a darle conforto quando tutto sembrava crollare. Ha imparato a difendersi, a rialzarsi e a credere in sé stessa. Il calcio le ha dato una seconda possibilità, e lei è pronta a coglierla più forte di prima.