La Serie A di Beach Soccer ha lanciato giocatori italiani e beachers stranieri che poi hanno scritto la storia del massimo campionato italiano e della disciplina in tutti gli angoli del Mondo.
Parliamo del francese Stephan Francois, del brasiliano Bruno Xavier e del portoghese Jordan Santos che la Serie A ha scoperto, temprato e proiettato in tutto il Mondo con le rispettive Nazionali ed i club più blasonati.
Per capire il carattere del transalpino Francois basta un dato, nei suoi tredici Campionati italiani ha vestito solo due maglie, quella del Terracina e del Viareggio. La sua professionalità è stata sempre un valore aggiunto per il movimento del beach soccer. Non è un caso se una volta terminata la carriera sulla sabbia Francois è entrato a far parte dello staff tecnico delle selezioni giovanili della Francia di calcio ed ora allena l’Under 17 del club della Ligue 2 ES Troyes.
Difensore elegante ed efficace Francois sulla sabbia ha vissuto una carriera ricca di successi con i club e la nazionale transalpina. Giocatore esempio di correttezza, punto di forza in tutte le squadre in cui ha giocato. Stephan è stato uno dei difensori più forti nel panorama del beach soccer mondiale. Si è tolto anche la soddisfazione di essere allenato da un ct d’eccezione, Eric Cantona. Francois nel 2004 si è innamorato del litorale pontino e non l’ha più abbandonato fino al 2015 sempre con il Terracina allenato dall’attuale ct azzurro Emiliano Del Duca.
E’ stato eletto miglior giocatore del campionato italiano nel 2013. Ha vinto tutti i trofei in Italia con il Terracina (ben 9). Ha alzato la prima Coppa del Mondo ufficiale di Beach Soccer con la Francia a Rio De Janeiro nel 2005. Con i transalpini ha giocato i primi 4 mondiali ed è primatista per presenze con la maglia della Francia.
Con il Terracina Stephan ha conquistato una valanga di trofei: tre Scudetti, altrettante Coppe Italia e Supercoppe più altre finali. Nonostante il ruolo è riuscito anche ad andare a segno in diverse occasioni: in tutto con i tigrotti ha gonfiato la rete 26 volte. Un centro speciale nella Supercoppa vinta dal Terracina nel 2012 e uno nella finale di campionato persa nel 2008. Gli ultimi due anni in Italia l’ha vissuti con il Viareggio nel 2016 e 2017. Con sé ha portato le stimmate di vincente. In una sola stagione Francois ha centrato il triplete Scudetto, Coppa Italia ed Euro Winners Cup, la Champions del beach soccer. Si è tolto la soddisfazione di segnare nella finale di Coppa Italia, tutt’altro che scontato per un difensore. Nel 2017 ha giocato meno ma è riuscito ugualmente a trascinare il Viareggio alla finale di Coppa Italia.
Per scrivere tutto quello che ha vinto il brasiliano Bruno Xavier servirebbero una miriade di puntate stile serie da piattaforme streaming. L’aspetto più importante per il movimento del beach soccer italiano è che il verdeoro ha iniziato la sua carriera nella Serie A, il Mondo l’ha scoperto, lui è andato a conquistarselo e poi è tornato dove tutto è iniziato, sulle spiagge italiane. Bruno la Serie A l’ha vissuta nella sua totale completezza abbracciando tante realtà italiane, dal Catanzaro al Terracina, dal Catania al Viareggio fino agli ultimi successi con il Pisa. Talento cristallino dalle doti tecniche ed atletiche uniche, dotato d’intelligenza tattica ma soprattutto di una personalità straripante. E’ stato sempre il punto di riferimento delle squadre in cui ha giocato, continuo ed efficace nei momenti più importanti. Quando la posta in palio è alta Bruno Xavier si esalta ribaltando le sorti di partite all’apparenza già scritte.
Dopo un anno di apprendistato in Italia a 24 anni, come un vero e proprio outsider nel 2010, Xavier ha trascinato Catanzaro fino alla finale Scudetto persa con Milano segnando nel complesso la bellezza di 23 gol. Dopo due stagioni e 35 centri con la squadra calabrese è passato al Terracina e, tra il 2011 e 2012, ha alzato al cielo due Scudetti, una Coppa Italia e una Supercoppa spesso marchiati a fuoco dalle sue firme nelle finali. Dal 2010 al 2012 ha messo a segno 51 reti, 32 con i tigrotti. E’ stato eletto miglior giocatore della Serie A nel 2010 e 2011. Dal 2013 al 2016 con i club continentali e di tutto il Mondo ha fatto incetta di trofei anche personali. Ma rimaniamo al Campionato Italiano.
Nonostante i successi internazionali Bruno Xavier non si è scordato dell’Italia e nel 2017 è tornato sulle nostre spiagge, questa volta all’ombra dell’Etna, a Catania. Ancora tanti gol per lui ma nessun trofeo. Nel 2018 una breve apparizione con il Pisa. Nel 2019 ha voluto assaporare la magia della Versilia con il Viareggio. Nel complesso dal 2017 al 2019 ha inciso poco in A ma al contempo ha scritto pagine indelebili del beach soccer globale. Ha riportato la Coppa del Mondo in brasile dopo otto anni di digiuno per i verdeoro. Ha collezionato infinite Euro Winners Cup, le Champions del beach soccer. Non c’è una competizione che non abbia vinto a livello di club: Mundialito, Campionati russi e portoghesi, i più impegnativi dopo quello italiano. Con la nazionale ha letteralmente esondato in ogni ambito.
Tra le centinaia di riconoscimenti individuali, vale la pena di ricordare il Pallone D’Oro e la Scarpa d’Argento conquistati nello stesso anno (2013). Miglior giocatore al mondo nel 2014, cinque volte nel miglior quintetto FIFA dei Mondiali. Dal 2021 al 2023 ha voluto rimettersi in gioco in Italia ed è stato spettacolo puro. Con il Pisa ha vissuto una nuova giovinezza, dai 37 ai 39 anni in cerca ancora una volta di successi, e l’ha trovati. Nel 2021 ha portato il primo storico Scudetto a Pisa (un centro in finale) sfiorando anche la conquista della Coppa Italia. Nel 2022 ha fatto ancora meglio con l’accoppiata Scudetto Coppa Italia, nove gol per lui, quattro nelle tre finali giocate contando anche la Supercoppa. A distanza di 12 anni si è ripreso il titolo di miglior giocatore della Serie A. Nell’ultima stagione ha completato la bacheca del Pisa con la Supercoppa marchiata a fuoco da un suo gol ed ha accarezzato la seconda Coppa Italia con un centro in finale (10 in stagione). La Serie A ha dato tanto a Bruno Xavier, lui ha ripagato la fiducia con gli interessi.
Dal Brasile al Portogallo sempre nel solco del percorso ricco di allori. Jordan Santos dal 2014 ad oggi in un crescendo rossiniano si è conquistato la Palma del Miglior giocatore al Mondo. Nel 2011, a vent’anni anni, quando nessuno lo conosceva, la Sambenedettese ha intuito le qualità del ragazzo. Sinistro e destro, abilità di palleggio assoluto, devastante nell’uno contro uno e letale sotto porta grazie ad una potenza nel calcio devastante. L’estate successiva il portoghese è passato alla squadra lidense del “Mare di Roma”. Il 2013 è stato interlocutorio. Nell’anno successivo prestazioni e risultati hanno iniziato a procedere a braccetto. Con la squadra pontina dell’Anxur Trenza, rivelazione del Campionato, Jordan è andato per la prima volta in doppia cifra (13 gol) portando i suoi fino al 4^ posto. Nel 2015 è arrivata la consacrazione con la squadra che l’ha scoperto, la Samb. Una Supercoppa alzata al cielo con la firma del lusitano in finale. Da quel momento la carriera di Jordan è decollata, nello stesso anno si è laureato Campione del Mondo e d’Europa con la sua Nazionale.
“’L’esperienza con la Samb ed in generale con l’Italia del beach soccer mi hanno reso un giocatore ancora più competitivo e sicuramente mi hanno aiutato a raggiungere tutti i successi” – ha sottolineato Jordan. “Giocare con la maglia della Samb mi ha fatto provare sensazioni uniche. Nella Serie A devi entrare nel rettangolo di sabbia sempre carico di adrenalina e con tanta voglia di vincere altrimenti non ottieni nulla. Questa mentalità allenata nel campionato italiano è stata fondamentale per arrivare fino alla vetta del mondo di una disciplina spettacolare”. E sono stati tanti i successi. Campione del Mondo anche nel 2019, quattro Europei in bacheca (2015, 2019, 2020 e 2021), Medaglia d’Oro ai Giochi Europei e due edizioni del Mundialito.
Nel 2019 è stato eletto Best Player dell’anno. Nel frattempo Jordan è riuscito a rimanere aggrappato all’Italia nonostante le tante sirene provenienti da ogni angolo del globo. Nel 2016 con il Catania ha alzato una Supercoppa. Poi ha continuato a sciorinare beach soccer d’alta scuola con i club russi e portoghesi collezionando Euro Winners Cup a raffica. Dopo due stagioni nel 2019 il richiamo dell’Italia è stato troppo forte. Il lusitano ha vestito la maglia del Napoli, poche apparizioni condite da ben 11 gol. E’ stata l’ultima stagione nel Belpaese per lui. Troppi impegni internazionali. Ma c’è da starne certi, il sodalizio tra Jordan e la Serie A non finisce qui.