Rappresentativa Nazionale Femminile: Giulia Canale (Trastevere)

Rappresentativa Nazionale Femminile: Giulia Canale (Trastevere)

Giulia Canale - attaccante - Nata a Roma e gioca nel Trastevere (campionato nazionale Serie C)

E' una giovane calciatrice del Trastevere. Frequenta il quinto anno del Liceo Scientifico Sportivo e si trova ad un bivio importante: dedicarsi agli studi universitari o  inseguire il sogno di giocare in Serie A. Ma Giulia non è solo calcio. Dentro di lei arde un’altra grande passione: la fotomodella. Fin da bambina ha sempre sognato di intraprendere questa strada, ma non è mai riuscita a farlo davvero. Il calcio è sempre stato la sua priorità e, tra allenamenti, partite e scuola, non ha mai trovato il tempo libero necessario per avviare questo percorso: per lei è un sogno ancora tutto da scrivere.

Giulia si è avvicinata al calcio quasi per gioco. Da bambina seguiva gli amici agli allenamenti, osservava da bordo campo, si appassionava a quei movimenti, a quei palloni che volavano da una parte all’altra del campo. Finché un giorno, l’allenatore della squadra la invitò a provare. Quel momento segnò l’inizio di un amore destinato a durare per sempre. Poco dopo, i genitori decisero di iscriverla alla Scuola Calcio Sporting Roma. Era solo l’inizio di un’avventura straordinaria.

Il sogno chiamato AS Roma
A soli nove anni arrivò la svolta. Giulia giocava spesso in un parco sotto casa e un giorno, per caso, un signore la notò. Rimase colpito dal suo talento e suggerì alla madre di portarla ai provini dell’ AS Roma, in programma per il mese di giugno. Lei si presentò, diede il massimo e conquistò un posto nella squadra. Da quel momento, la Roma divenne la sua seconda casa. Per dieci anni ha indossato la maglia giallorossa, crescendo come giocatrice e come persona. Con l’Under 17 ha vinto anche un campionato, un’esperienza indimenticabile che le ha insegnato il valore della determinazione e del lavoro di squadra.

Un nuovo capitolo: il Trastevere
Dopo tanto tempo in giallorosso, il distacco non è stato semplice. Lasciare l’AS Roma l’aveva disorientata, ma nel Trastevere ha trovato un ambiente accogliente e un gruppo di compagne con cui ha legato profondamente. Ha anche affrontato la sua ex squadra in due amichevoli, rivivendo emozioni contrastanti.

Viareggio Women’s Cup 2025
Con la Lega Nazionale Dilettanti ha partecipato ad un raduno territoriale (area centro) a Roma e a due ritiri nazionali al CPO di Tirrenia e a Reggio Emilia; qui  ha giocato un’amichevole contro il Sassuolo Primavera, un’esperienza che l’ha arricchita ulteriormente. Più che un Torneo, per Giulia la Viareggio Women’s Cup è stata un’esperienza di vita. Certo, il calcio era al centro di tutto, ma ciò che l’ha colpita di più è stato il lato umano: conoscere nuove persone, creare legami, condividere emozioni con ragazze che fino a pochi giorni prima erano perfette sconosciute. Ha stretto amicizie sincere soprattutto con Ludovica Nembrini, Giulia Miglionico e Denise Licari, ha vissuto momenti che ricorderà per sempre. Il campo è stato solo una parte di questo viaggio. Gli scherzi, le chiacchierate serali, le risate giocando a "lupo", tutto questo ha lasciato un segno più profondo di qualsiasi partita giocata. Ha segnato due gol importanti: uno contro la SPAL, dedicato alla sua nuova amica Miglionico, e uno contro le americane del Westchester United, dedicato a un’altra persona cara. "Peccato non aver avuto la possibilità di affrontare la Juventus, la squadra più forte del torneo e l’unica professionistica del girone - queste le parole di Giulia - Sarebbe stata una sfida stimolante, ma il bello del calcio è anche sostenere le compagne in campo".

Il sostegno di una madre speciale
Se c’è una persona che non l’ha mai lasciata sola in questo percorso, quella è sua madre, Mariella. Inizialmente era il padre ad accompagnarla agli allenamenti, ma con il tempo i ruoli si sono invertiti. Oggi è Mariella a seguirla ovunque, anche in trasferta, con un amore e un sostegno che vanno oltre il semplice tifo. È la sua prima fan, la sua spalla, il suo punto di riferimento nei momenti difficili. 

Idoli e sogni nel cassetto
Neymar è il suo punto di riferimento, e il sogno più grande sarebbe un giorno giocare nel Barcellona o nel Paris Saint-Germain. Ma nel cuore di Giulia c’è anche la Roma. Da bambina, i suoi idoli erano Totti e Florenzi, oggi è Pellegrini, che indossa la maglia numero 7 proprio come lei. E quel numero non è una scelta casuale: è un simbolo, un ricordo di un caro amico che non c’è più. Portarlo sulla maglia significa averlo sempre con sé, in ogni partita, in ogni gol segnato, in ogni corsa verso la vittoria.

E' un’attaccante di fascia alta e il suo ruolo in campo riflette perfettamente la sua personalità: energia pura, voglia di correre, di non fermarsi mai. Per lei la corsa non è solo un gesto atletico, ma uno stile di vita: "nella corsa sono a mio agio!". Ama le sfide, non ha paura di niente e il suo punto di forza è proprio la determinazione: quando si pone un obiettivo, lo insegue senza mai mollare; inarrestabile sognatrice che vuole sempre andare oltre, un passo dopo l’altro.

Non è fatta per stare ferma. Ama viaggiare, scoprire posti nuovi, stare con gli amici, vivere esperienze che la arricchiscono. È curiosa, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, sempre pronta a mettersi in gioco. Il suo futuro è ancora tutto da scrivere. Calcio, fotomodella, viaggi, nuove sfide… Qualunque sia la strada che sceglierà, una cosa è certa: Giulia Canale non si fermerà mai.