Foto ©Pro Sesto
La terza vittoria in tre partite di campionato ha tolto ogni dubbio sul valore reale della Pro Sesto, formazione al primo anno sul palcoscenico nazionale della Serie C femminile. Nell'ultimo turno le ragazze allenate da Andrea Ruggeri, tra le vere sorprese di questo avvio di stagione, hanno battuto una delle principali candidate alla promozione come il Torino Women, un successo che potrebbe ridefinire i piani del club biancoceleste per questa stagione.
Match winner contro le granata Beatrice Carlucci, centrocampista classe 2002 arrivata in prestito dall'Inter, con due perle balistiche di rara bellezza: «Il Torino è stata una grande prova di maturità per noi, ma non abbiamo ancora fatto nulla. Dobbiamo continuare a pensare partita dopo partita, sicuramente queste tre partite ci hanno dato fiducia e consapevolezza dei nostri mezzi». I due gol realizzati domenica sono i primi realizzati in maglia biancoceleste dalla giovane calciatrice di Segrate, rientrata perfettamente dall'infortunio ginocchio.
Dopo aver iniziato nel Città di Cologno, Beatrice passa all'età di otto anni al Cimiano, scuola calcio in orbita Milan, prima di approdare in nerazzurro a undici anni: «L’esperienza all'Inter mi ha fatta crescere molto, sopratutto dal punto di vista caratteriale. Una soddisfazione enorme, per me che sono interista, sono i complimenti ricevuti da una leggenda come Javier Zanetti dopo un mio gol».
La tecnica con la palla tra i piedi e il gran tiro, spesso in mostra sui calci di punizione, sono le doti principali della ragazza iscritta al liceo di scienze umane, che spesso usa ascoltare musica rap per caricarsi prima delle partite. Nata come regista davanti alla difesa, quest'anno Ruggeri l'ha provata come trequartista, stesso ruolo di Manuela Giugliano, calciatrice della Roma e della Nazionale nonché suo modello di riferimento in campo.