Nella foto in alto Sara Brundo (©Pistoiese 2016)
Penultima giornata da brividi in Serie C femminile: dopo otto mesi sempre in testa alla classifica, il Bologna è crollato a sorpresa a Pistoia consegnando alla Sassari Torres il primato solitario del Girone C, alle sarde adesso basta un solo punto domenica prossima contro il Ducato Spoleto per festeggiare la promozione in B. Allo stadio "Melani" si è vista la miglior partita in questo campionato della Pistoiese di mister Nicoli. Dopo la doppietta di Gangi, ci ha pensato Sara Brundo a sistemare il risultato per le orsette segnando altre due reti e servendo l’assist a capitan Valoriani per il 5-2 finale.
“Domenica eravamo scese in campo per divertirci, anche consapevoli della forza del Bologna imbattuto da molte giornate - commenta ancora incredula l'attaccante giunta in doppia cifra - E’ stata un’emozione unica guidare la partita dall’inizio alla fine, ci piacerebbe raggiungere il quinto posto. L’ultima gara di campionato contro la Jesina sarà una bella sfida!”. Nata a Prato nel 1998 si è innamorata dal calcio a nove anni, da quando ha cominciato a seguire gli allenamenti del suo papà. La sua prima gara, vinta, è stata quella di convincerlo a giocare a calcio. Sara l’ha spuntata e il suo primo allenatore è stato proprio lui, oggi suo fan più sfegatato. Ha esordito nel Real Aianese, poi nel Firenze, nella Primavera della Fiorentina, dove vanta undici gol in undici partite. Dopo l’esperienza in Serie B con l’Arezzo, è ritornata a Pistoia: “A volte bisogna tornare indietro nella vita. Andrò avanti, me lo sento, ma doveva andare così”, queste le parole genuine di Sara. Nel 2015 è stata premiata come miglior giocatrice dal Firenze e con la Fiorentina ha vissuto una forte emozione con la vittoria del campionato nazionale ad Arco di Trento (2018).
Ha abbracciato la filosofia buddista perché per Sara sono importanti le relazioni umane per vivere felici, con una semplicità disarmante racconta di se stessa e di come vorrebbe vivere la sua vita, senza condizionamenti e ricca di quei valori andati perduti. I suoi idoli sono Cristiano Ronaldo e Roberto Baggio, un’ammirazione che va oltre il calcio, è rimasta colpita dalle loro storie di vita sofferta. Sara vive in collina e tra le verdeggianti alture toscane, dipinge e sogna un mondo diverso.
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