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2011: Il Terracina alza la coppa per la prima volta nella sua storia
Uno stadio pieno di calore, variopinto, stracolmo di gente ha fatto da sfondo a una delle partite di beach soccer più belle viste negli ultimi tempi. Il pubblico del lido Nettuno di Marina di Schiavonea si è esaltato ammirando una finale di Coppa per cuori forti, Feragnoli Terracina e Catania hanno dato vita a una partita mozzafiato, alla fine la squadra pontina ha agguantato la coppa battendo gli etnei per 5-2 al termine di una rimonta incredibile. All’8’ del secondo tempo i ragazzi di Del Duca erano sotto di due reti (Buru e Juninho) poi l’episodio che ha spaccato la gara, l’espulsione del portiere del Catania Salgueiro e il conseguente rigore trasformato da Feudi. Da quel momento i siciliani sono andati in black out mentre il Terracina si è esaltato colpendo quattro volte nel secondo tempo. E’ stato il parziale che ha inciso profondamente sul match. I brasiliani Juninho e Bruno Xavier non hanno tradito segnando due doppiette belle e pesanti come macigni. Il Catania ha cercato di rimanete aggrappato alla partita ma non c’è stato nulla da fare, la squadra pontina si porta a casa la prima Coppa Italia della sua storia, il club di Bosco si deve accontentare della piazza d’onore.
FERAGNOLI TERRACINA-CATANIA 5-2 (0-2;4-0;1-0)
Feragnoli Terracina: Spada, Pepe, D’Amico, Francois, Feudi, Juninho, Palmacci, Franceschini, Stankovic, Frainetti, Bruno Xavier. All: Del Duca
Catania: Salgueiro, Barravecchia, Platania, Buru, Juninho, Fred, Bernardo, Bosco, Tedeschi. All: Belluso
Arbitri: Balconi (Sesto S.Giovanni) e Buscema (Udine)
Marcatori: 6’pt Buru (C), 10’pt Juninho (C); 8’st Feudi (F), 9’st Juninho (F), 11’st Bruno Xavier (F), 12’st Bruno Xavier (F); 9’tt Juninho (F)
Espulso: Salgueiro (C)
Ammoniti: Juninho (F), Stankovic (C), Fred (C), Juninho (C)
E’ la sfida che tutti aspettano, due squadre assetate di vittorie, il Catania non vince la coppa dal 2005 (già due in bacheca), il Feragnoli Terracina è alla ricerca della prima coccarda tricolore. I primi minuti sono di studio, la posta in palio si fa sentire sulle gambe dei beachers. Ci vuole un tiro libero per rompere gli equilibri, ci pensa il decano della disciplina Buru che trasforma un calcio piazzato da ottima posizione, siamo al 6’ e la gara inizia a decollare. I pontini non ci stanno e iniziano a pressare con più convinzione, al 9’ arriva il primo colpo dei tanti campioni presenti sul rettangolo di sabbia, è lo svizzero Stankovic a provarci con una bicicletta acrobatica, la palla si stampa sulla traversa. Reagisce il Catania sempre con Buru che sembra quello che sente meno la tensione, Salgueiro salva in presa bassa. Le squadre si scambiano colpo su colpo però la mira migliore ce l’hanno i siciliani, Juninho non perdona e al 10’ segna il raddoppio per i suoi. Sono due colpi ferali per i ragazzi di Del Duca che sfiorano però la rete con Palmacci. Si va così al secondo tempo, il Catania tiene sempre un ritmo vertiginoso, il Terracina cerca di trovare il bandolo della matassa. Si lotta aspramente sulla sabbia malgrado il caldo, nei primi 6’ della seconda frazione è sempre il Catania ad avare le occasioni migliori, sciupano Bernardo e Juninho. Quando tutto sembra propendere a favore del Catania arriva l’episodio che riapre la gara, Salgueiro ferma alla disperata Feudi causando il calcio di rigore e beccandosi il cartellino rosso. Lo stesso nazionale azzurro trasforma il rigore. La partita cambia completamente, gli etnei con un uomo in meno sono storditi, ne approfitta Juninho per pareggiare i conti al 9’ con un tiro potente e preciso. Son bastati due minuti per capovolgere le sorti della partita, è l’effetto Beach Soccer.Dopo tre minuti si torna alla parità numerica ma i pontini non se ne accorgono e continuano a macinare gioco. All’11’ entra prepotentemente nella finale il talento brasiliano Bruno Xavier segnando due gol fantastici in altrettanti minuti, prima con un pallonetto delizioso e poi con una bordata angolata. Risultato completamente stravolto, in un tempo i ragazzi di Del Duca hanno segnato quattro reti non subendone nessuna, il Catania è attonito. Il terzo tempo si apre con un’impennata di orgoglio etnea, è sempre il campione brasiliano Buru a trascinare i suoi con un diagonale respinto alla grande da Spada, ci prova anche Bernardo ma il portierone della nazionale è attento. Passano i minuti ma il risultato non cambia, il Catania ci prova con la forza dei nervi e le ultime energie rimaste, non c’è tempo per rifiatare. Rimangono le soluzioni da lontano, al 9’ ci prova Juninho dalla distanza ma anche stavolta Spada arriva con la punta dei guantoni e devia sul fondo. Con il Catania sbilanciato si aprono spazi invitanti per il Terracina, ne approfitta Juninho che di piattone batte Barravecchia. E’ il gol che chiude definitivamente la gara, i laziali si aggiudicano la coppa per la prima volta nella loro storia.