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A Catania la Supercoppa 2009
COIL LIGNANO SABBIADORO – RAGAZZINI GENERALI CATANIA 0-1 (0-0, 0-0, 0-1)
Coil Lignano Sabbiadoro: Fabro, Torres, Sguazzin, Buso, Esposito, Sousa, Ze Maria, Panfili, Longo, Del Mestre. All. Della Negra.
Ragazzini Generali Catania: Bua, Juninho, Platania, Tedeschi, Mo Jaggy, Bosco D., Stankovic, Mosca, Condorelli, Caruso. All. Bosco G. (Belluso squalificato in tribuna)
Arbitri: Caruso di Lanciano e Pungitore di Reggio Calabria
Marcatori: nel tt 2’ Stankovic (Ct).
Note: ammonito Torres (L).
La Ragazzini Generali Catania ottiene con il minimo sforzo il sesto successo della sua storia, batte la Coil Lignano per 1-0 grazie al gol dello svizzero Dejan Stankovic nella finale di Supercoppa Enel di beach soccer e torna ad essere la squadra più titolata del circuito con il record di un trofeo alzato ogni anno: 1 scudetto (2008), 3 Supercoppe (2006, 2007 e 2009) e 2 Coppe Italia (2004 e 2005). A Ostia, dove da martedì è in corso la settimana più calda del tour del beach soccer con una tappa di Euroleague e il gran finale della Serie A Enel 2009, in attesa delle sfide Italia – Norvegia e Spagna – Portogallo, si assegna il secondo trofeo della stagione, la Supercoppa, che vede scendere in campo Catania e Lignano, rispettivamente vincitrici di Scudetto e Coppa Italia 2008. In campo alcuni tra i più noti giocatori del circuito: i brasiliani Juninho e Mosca, gli svizzeri Mo e Stankovic, i portoghesi Torres, Sousa, Ze Maria, gli azzurri Esposito, Sguazzin, Del Mestre, Platania, una sfida di lusso alla vigilia dei quarti di finale della poule scudetto che si apre domani: insomma gli ingredienti per lo spettacolo ci sarebbero tutti. Ma alla fine l’importanza della posta in palio frena gli entusiasmi offensivi e suggerisce massima accortezza: ne vien fuori una sfida tattica, con poche occasioni da gol e una sola rete, anche se il record negativo nella storia di questo sport resta a Cavalieri del Mare – Friulpesca del 2004 che finì 0-0, con golden gol di Madjer nel supplementare.
Insomma, una classica finale: squadre molto attente soprattutto a non sbagliare e poche occasioni da rete, una conclusione di Esposito dalla media distanza a fil di palo e un tentativo in acrobazia di Stankovic a lato anch’esso. Stesso copione anche nella seconda frazione: ancora Stankovic due volte in rovesciata, con Fabro che controlla facilmente; ancora l’estremo friulano al 10’ dice no a Platania in proiezione offensiva, colpo di testa parato. La partita si sblocca finalmente nel terzo tempo: dopo 2’02” Stankovic controlla al volo poco fuori dal limite dell’area, posizione centrale, destro potente che batte Del Mestre. La reazione del Lignano è affidata a un colpo di testa in tuffo di Buso (4’), una conclusione rasoterra di Esposito (5’), e un tiro di Sguazzin (9’) che Bua alza in corner. Troppo poco però per riaprire una partita che Catania chiude gestendo il minimo vantaggio e lasciando a capitan Platania il compito di alzare un’altra Coppa.
IL DOPOGARA - Doveva andare proprio così, soffrendo ed urlando dalla tribuna che in questa stagione sciagurata è stata la vera panchina di Fabrizio Belluso, allenatore dei rosso azzurri catanesi, che è stato costretto a scontare una squalifica totale di otto giornate (cinque rimediate ad inizio campionato più le tre come residuo della scorsa stagione): “Siamo felici e distrutti, è stata una partita intensa disputata contro una squadra degna della Supercoppa e delle finali scudetto dove sarà sicuramente protagonista; l’arma in più è stata il nostro carattere che ci ha contraddistinto in tutti i successi che abbiamo avuto da sei anni ad oggi e continuerà a darci fiducia anche nelle final eight dove partiamo con un handicap forte a causa dell’assenza nei quarti di Stankovic e Mo (impegnati con la nazionale svizzera nel test match internazionale contro il Brasile, Ndr)”. Dall’altra parte molto deluso è l’allenatore dei friulani Luca Della Negra, il quale rimpiange una scarsa precisione sottoporta nonostante l’ottima partita disputata: “Il merito del Catania è stato sfruttare il nostro unico errore in fase difensiva, perché per vincere serve rimanere concentrati in attacco e in difesa per 36’, peccato davvero; adesso speriamo di non pagare questa sconfitta a livello emotivo per il proseguo delle finali scudetto dove cercheremo di arrivare più lontano possibile”.